Di sale e di sole

Le saline di Margherita di Savoia, oltre a essere un importante sito naturale, hanno anche una storia ricca di eventi storici, inclusi legami con il passaggio di Annibale durante la sua famosa campagna militare. Durante la Seconda guerra punica (218-201 a.C.), il generale cartaginese Annibale attraversò l'Italia con il suo esercito, composto da elefanti, cavalleria e fanteria, con l'obiettivo di attaccare Roma. Il passaggio di Annibale attraverso la Puglia rappresentò una delle fasi cruciali della sua campagna militare.

Si ritiene che Annibale abbia attraversato la Puglia, comprese le saline di Margherita di Savoia, durante la sua marcia verso nord. Le saline potrebbero aver offerto al suo esercito una fonte di sale, un bene prezioso per mantenere la salute delle truppe e conservare gli alimenti durante le lunghe marce attraverso il territorio ostile.

Il passaggio di Annibale attraverso la Puglia non solo ha lasciato un segno nella storia militare dell'antica Roma, ma ha anche contribuito a plasmare il paesaggio e la cultura della regione. Le saline di Margherita di Savoia, con la loro importanza strategica e le loro ricchezze naturali, potrebbero aver svolto un ruolo significativo durante questo periodo tumultuoso della storia antica.

Il generale cartaginese si era ammalato attraversando le paludi vicino Fiesole, aveva bisogno di riposo e lo trovò in Salapia, l’attuale Trinitapoli, dove conobbe ed amò una ragazza che ricambiò il suo amore. In autunno, seguito dalla donna si avviò verso Capua, disposizione a svernarvi con il grosso dell’esercito per godere il meritato riposo.

Oggi, mentre esploriamo le saline di Margherita di Savoia e ammiriamo la loro bellezza naturale, è importante ricordare il passaggio di Annibale e il ruolo che questo luogo ha giocato nella storia millenaria dell'Italia. La storia e la natura si intrecciano in un affascinante racconto di passato e presente, offrendo agli visitatori un'opportunità unica di immergersi nella storia e nella bellezza della Puglia. Siamo in Capitanata. E la prima ragione di questa ricchezza è la posizione geografica di questa terra rispetto alle correnti migratorie balcaniche: gli uccelli, soprattutto anitre selvatiche e trampolieri, che hanno nidificato nelle tundre lapponi e nella puszta ungherese, scendono verso sud, seguendo le coste della Jugoslavia, da tempo meno infestata dai cacciatori. Giunti in prossimità dello sperone garganico, "tagliano" e si dirigono verso l'Africa, senza disperdersi lungo le coste e le isole della Grecia, per giungere con un lungo volo nelle paludi transahariane. E' così che sostano (e alcuni svernano) volentieri negli specchi d'acqua del Tavoliere.

Le Saline di Margherita di Savoia, si trovano lungo la costa adriatica pugliese, e sono un importante patrimonio naturale e storico. Le loro origini affondano nella storia millenaria della produzione del sale, ma oggi il sito è molto più di una semplice industria; è un santuario per la biodiversità e un rifugio per molte specie di uccelli migratori.

Le prime notizie sullo sfruttamento del sale risale all'epoca romana, quando la sua produzione era una delle attività economiche principali della regione. Era prezioso ed era utilizzato come “moneta” di scambio, perché igroscopico e molto utile per la conservazione dei cibi.

Nel XVI secolo che le saline hanno iniziato ad assumere l'aspetto attuale, con la creazione di bacini per l'evaporazione dell'acqua marina e la successiva raccolta del sale. Durante il XIX secolo, le saline hanno vissuto un periodo di grande sviluppo grazie all'introduzione di nuove tecnologie e alla crescente domanda di sale da parte dell'industria conserviera e chimica. Negli anni successivi, le saline sono passate attraverso alti e bassi, ma hanno continuato a rappresentare una risorsa importante per l'economia locale e un simbolo della tradizione e della cultura della regione. Hanno preso il nome di Saline di Margherita di Savoia in onore della prima regina d’Italia nel 1879 quando persero l’appellativo di Saline di Barletta.

Tramonto sulle saline - "La vasta e ondulata pianura, teatro delle cacce di Federico II, che circonda il Gargano verso occidente e a sud, offre all'ornitologo degli spettacoli e delle visioni assolutamente incredibili. Solo in pochi altri luoghi d'Italia, come le Valli di Comacchio, gli stagni sardi e le oasi WWF della Maremma, è possibile ammirare simili concentrazioni e tale varietà di uccelli migratori. Il tutto, in un paesaggio immenso, statico, immerso in un silenzioso misticismo". Fulco Pratesi.

Oltre al loro valore storico ed economico, le Saline di Margherita di Savoia sono un importante habitat per la fauna selvatica, in particolare per gli uccelli migratori. Grazie alla presenza di lagune costiere, le saline offrono rifugio e nutrimento a una vasta gamma di specie durante le loro migrazioni stagionali. 

Tra le specie più comuni che si possono osservare nelle saline ci sono gli aironi, i fenicotteri, i limicoli e le anatre. In particolare, i fenicotteri rosa sono una presenza iconica e possono essere visti in grandi gruppi durante i mesi più caldi dell'anno, quando le saline offrono loro condizioni ottimali per la nidificazione e l'alimentazione. Garzetta, volpoca, avocetta, piovanello, gambecchio, pettegola, fratino, gabbiano reale, gabbiano roseo, gabbiano comune, sterne, folaga, cavaliere d’Italia, gallinella d'acqua, tuffetto, svasso, spatola sono solo alcune delle specie che hanno scelto questa zona umida la loro casa.

Nelle saline di Margherita di Savoia, tra i tanti abitanti alati, spicca il magnifico cavaliere d'Italia, un uccello migratore dalle ali slanciate e dal volo elegante. Noto anche come "Cavaliere d'Italia minore" (Himantopus himantopus), è una delle specie più affascinanti e iconiche che popolano le saline. Caratterizzato da un piumaggio nero, un lungo becco arancione e gambe rosa lunghissime, questo uccello è una vera e propria sinfonia di colori e grazia.

E’ noto per il suo comportamento distintivo durante la caccia: si avvicina furtivamente alla preda, sollevando leggermente le ali per creare ombra sull'acqua e così facilitare la cattura degli insetti e dei piccoli crostacei che costituiscono la sua dieta principale. Durante i mesi estivi, le saline di Margherita di Savoia diventano un importante sito di nidificazione per il Cavaliere d'Italia, che costruisce i suoi nidi tra le piante acquatiche lungo le sponde delle lagune.

Accanto al cavaliere d'Italia, un'altra presenza spettacolare che incanta gli osservatori è quella dei fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus). Queste maestose creature, con il loro piumaggio rosa vibrante e il collo lungo e sinuoso, sono un'icona della fauna selvatica delle saline di Margherita di Savoia. Durante i mesi più caldi dell'anno, le saline diventano un rifugio ideale per i fenicotteri rosa, che qui trovano cibo abbondante e condizioni ottimali per la nidificazione.

I fenicotteri rosa sono noti per il loro spettacolare corteggiamento, durante il quale eseguono complessi rituali di danza e dimostrazioni di abilità acrobatiche per conquistare il cuore della loro compagna. Le saline di Margherita di Savoia offrono uno scenario perfetto per queste esibizioni, con le acque tranquille e il cielo aperto che fanno da sfondo a questo spettacolo di eleganza e grazia. Per capire le ragioni della loro bellezza bisogna sapere che buona parte del merito, almeno per quanto riguarda il colore, è dei carotenoidi contenuti nel piccolo gamberetto rosa Artemia salina, di cui i fenicotteri si nutrono. La bellezza di questi uccelli, quindi, è dovuta all’alimentazione: alla nascita sono perfettamente grigi e con il tempo, assumendo sempre più carotenoidi, il loro piumaggio si accende di rosa.

Insieme trasformano le saline di Margherita di Savoia in un vero paradiso per gli amanti degli uccelli e gli appassionati di natura. La loro presenza è un tributo alla bellezza e alla diversità della vita selvatica della regione, e un richiamo alla necessità di proteggere e preservare questi habitat naturali unici.

Un evento significativo nella storia delle Saline di Margherita di Savoia è stato il passaggio delle cicogne nere nel 1992. Queste maestose creature migratorie hanno fatto una sosta straordinaria nelle saline durante la loro migrazione verso l'Africa. Il loro arrivo ha attirato l'attenzione degli appassionati di birdwatching e degli studiosi di ornitologia da tutto il mondo, confermando l'importanza delle saline come punto di sosta cruciale per gli uccelli migratori.

La cicogna bianca nidificava in Italia ai tempi della Roma imperiale, persino nella stessa ed ultra antropizzata Urbes, dove costruiva i nidi sui cornicioni dei templi, come testimoniato da Virgilio, Ovidio, Plinio il Vecchio ed altri autori. Cantata da Dante e specie nidificante da noi fino al Cinquecento, la cicogna scomparve a partire dal XVII secolo. Il ritorno spontaneo della specie si ebbe – e per la prima volta in Piemonte – verso la fine degli anni cinquanta del Novecento. La presenza della cicogna è da noi talmente sporadica da non giustificare almeno sulla carta alcun tentativo di reintroduzione. Tuttavia una parte delle pochissime cicogne pugliesi appartiene alla rara varietà ‘nera’. Leggermente più piccola della cicogna bianca, la ‘ciconia nigra’ non ama i luoghi antropizzati, perciò nidifica preferibilmente su alberi di notevole altezza all’interno di boschi prossimi alle zone umide, oppure negli anfratti di pareti rocciose. E’ quest’ultimo l’habitat preferito in Puglia. Coppie di cicogne nere sono state ripetutamente avvistate nel Parco Regionale Terre delle Gravine.

Alba sulle Saline -Basta percorrere lentamente la strada costiera: ad ogni passo si offrono, guardando verso l'entroterra, visioni di sogno: come la palude di Frattarolo, più a nord, con boscaglie di tamerici, isolotti di canneti e giunchi, una varietà impensabile di uccelli, specialmente da marzo a giugno.” F. Pratesi

Si ritiene che la guerra in Bosnia degli anni '90 ha potuto influire sulle rotte migratorie degli uccelli, comprese le cicogne nere. La guerra e i conflitti armati possono avere diversi effetti sull'ambiente e sulla fauna selvatica, che potrebbero includere cambiamenti nei pattern di migrazione degli uccelli. Durante i periodi di instabilità politica e conflitto armato, le rotte migratorie degli uccelli potrebbero essere state disturbate o alterate a causa di fattori come il rumore dei combattimenti, la presenza di ostacoli artificiali come linee di confine o zone di guerra, e la mancanza di sicurezza lungo le rotte tradizionali.

Le cicogne nere sono note per la loro capacità di adattarsi e di trovare alternative rotte migratorie in risposta a cambiamenti nelle condizioni ambientali o nella disponibilità delle risorse. Quindi, sebbene la guerra in Bosnia possa aver influenzato le rotte migratorie degli uccelli, comprese le cicogne nere, è probabile che questi uccelli abbiano cercato nuove rotte o aree di sosta sicure per continuare la loro migrazione verso le aree di svernamento in Africa.

La storia e la natura si intrecciano in un affascinante racconto di passato e presente, offrendo agli visitatori un'opportunità unica di immergersi nella storia e nella bellezza della Puglia. Le persone che vivono qui, tra loro, amano chiamarsi ‘salinari’ – proprio così, gli abitanti della salina. E amano sentirsi parte della cosiddetta Puglia Imperiale, un territorio fortemente legato alla presenza di Federico II, l’imperatore svevo che fu ben consapevole dell’importanza delle saline. E’ stata utilizzata per estrarre il preziosissimo sale per tutto il Medioevo. Quando divennero padroni del territorio, anche i Borboni si occuparono delle saline e incaricarono il grande architetto Vanvitelli – quello della Reggia di Caserta – di progettare un sistema di dighe e chiuse tuttora funzionante. Ancora perfettamente attiva, la salina di Margherita è la più grande d’Europa e si presta a escursioni infinite nel territorio. Venti km di lunghezza, cinque di larghezza, il Monte Vulture ben visibile sullo sfondo, e Castel del Monte riconoscibile di lontano ad un occhio esperto: venire qui è un’esperienza di godimento puro anche a dicembre.

Le saline si sviluppano parallelamente alla costa per circa 20 km e in larghezza, penetrano nell’entroterra all’incirca per 5 km nel comune di Zapponeta, in località Alma Dannata, e sono la più vasta zona protetta per uccelli acquatici in Italia, che un felice accordo tra l'Amministrazione dei Monopoli di Stato e l'Azienda di Stato per le foreste demaniali ha trasformato in riserva naturale. E ogni inverno, nei suoi 3.800 ettari ben sorvegliati dal servizio parchi e riserve del Ministero dell'Agricoltura e Foreste.

Le saline di Margherita di Savoia sono gestite principalmente da enti pubblici e privati con l'obiettivo di preservare e valorizzare questo importante patrimonio naturale e culturale.

In generale, le attività di gestione includono:

  1. Conservazione dell'habitat: è fondamentale proteggere il loro ecosistema unico, compresi gli habitat acquatici e le aree umide, per garantire la sopravvivenza delle specie animali e vegetali che vi abitano.

  2. Monitoraggio della biodiversità: vengono condotti regolarmente monitoraggi della biodiversità per valutare lo stato di salute dell'ecosistema e identificare eventuali minacce o problemi ambientali.

  3. Educazione ambientale e turismo sostenibile: sono spesso aperte al pubblico e offrono visite guidate, sentieri naturalistici e attività educative per sensibilizzare i visitatori sull'importanza della conservazione ambientale e della biodiversità. È fondamentale promuovere un turismo sostenibile che rispetti l'ambiente e contribuisca alla conservazione delle saline.

  4. Ricerca scientifica: studi scientifici e ricerche sono condotte per approfondire la conoscenza dell'ecosistema e delle specie che vi abitano. Questi studi forniscono informazioni preziose per la gestione e la conservazione delle saline.

  5. Collaborazioni e partenariati: Le autorità locali, gli enti di gestione e le organizzazioni ambientaliste spesso collaborano con altre istituzioni e organizzazioni nazionali e internazionali per promuovere la conservazione delle saline e implementare progetti di tutela e sviluppo sostenibile.

Inoltre, le attività di gestione includono anche la manutenzione delle infrastrutture, la regolamentazione delle attività umane nelle aree protette, il controllo della qualità dell'acqua e del suolo, e la promozione di pratiche agricole sostenibili nelle zone circostanti. Tutte queste attività mirano a garantire la conservazione di questo prezioso ecosistema e la sua fruizione sostenibile da parte delle generazioni presenti e future.

Il processo di lavorazione del sale nelle saline di Margherita di Savoia è un'attività antica che ha radici nella storia millenaria della regione. Ecco una panoramica del processo di produzione del sale:

  1. Raccolta dell'acqua marina: Il processo inizia con la raccolta dell'acqua marina nei bacini delle saline. L'acqua marina viene prelevata dalla costa adriatica e convogliata nei bacini attraverso canali e canali di irrigazione.

  2. Evaporazione dell'acqua: Una volta che l'acqua marina è stata immessa nei bacini, viene lasciata evaporare naturalmente grazie all'azione del sole e del vento. Questo processo può richiedere diverse settimane o mesi, a seconda delle condizioni meteorologiche e della dimensione dei bacini.

  3. Formazione del cristallo di sale: Man mano che l'acqua si evaporata, il sale si concentra nelle vasche, formando cristalli di sale sulla superficie dell'acqua. Questi cristalli vengono gradualmente raccolti e accumulati lungo le sponde dei bacini.

  4. Raccolta e stoccaggio del sale: Una volta che i cristalli di sale si sono formati in quantità sufficiente, vengono raccolti manualmente o con macchinari appositi e trasportati nei depositi di stoccaggio. Qui il sale viene ulteriormente lavorato e preparato per la commercializzazione.

  5. Lavorazione e confezionamento: Il sale raccolto viene spesso lavato e purificato per rimuovere eventuali impurità e residui. Successivamente, viene confezionato in sacchi, sacchetti o contenitori appropriati per la vendita e la distribuzione.

  6. Utilizzo e commercializzazione: Il sale prodotto nelle saline di Margherita di Savoia viene utilizzato in una vasta gamma di settori, tra cui l'industria alimentare, la conservazione dei cibi, l'industria chimica e farmaceutica, e molto altro ancora. Viene anche commercializzato e distribuito a livello nazionale e internazionale.

Il processo di produzione del sale è un esempio di un'antica pratica industriale che continua a essere vitale per l'economia locale e la cultura della regione. La produzione del sale rappresenta una connessione profonda con la storia e la tradizione della Puglia, e continua a essere un'attività importante per le comunità locali e per l'ambiente circostante.

Diversi gli itinerari e le formule per poter visitare la Salina di Margherita di Savoia; i costi ovviamente variano in base alla tipologia di visita (le visite possono essere di gruppo o per singole persone) e per i più piccoli c’è persino la possibilità di acquistare il “Kit del piccolo esploratore” con tutti gli strumenti utili per l’avventura. In ogni caso, al fine di ottenere tutte le informazioni utili e, soprattutto, per scoprire come poter prenotare una visita alle Saline si segnala il seguente sito https://www.salinamargheritadisavoia.it/, così da vivere un'esperienza indimenticabile in un ecosistema unico per scoprire la ricchezza della natura e della cultura della regione.

Foto d’epoca, lavorazione manuale del sale.










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