Il chiummo di San Giovanni e il solstizio.
Il piombo si scioglie e prende forme insolite al contatto con l’acqua nella notte di San Giovanni.
Il 24 giugno è arrivato da poche ore e le luci dell’alba profumano di magia e mistero. È la mattina di San Giovanni, i suoi rituali possono essere ricondotti ad un’antica festa solstiziale pagana, in cui si rappresentava il mito della morte-rinascita della vegetazione e della fecondità-fertilità della natura e degli uomini. La parola Solstizio deriva dal latino “Sol Stat” che significa “Il sole staziona”. Infatti tra il 21 e il 24 giugno il sole raggiunge, al tramonto, il punto più a nord sull’orizzonte e da quel momento in poi inizierà a tramontare sempre più a sud. Sono i giorni in cui le ore di luce superano le ore di buio, i giorni più lunghi dell’anno. L’apice di questa fase solare coincide proprio con la festa di S. Giovanni Battista.
Una notte specialissima, carica di magia e presagi, ricca di forze sacrali diffuse nella natura. Quella di S. Giovanni è la notte che decide dei destini dell’intero anno solare. Da questa magica notte le ragazze attendono presagi sulla loro sorte nuziale e i contadini risposte sugli esiti del futuro raccolto. Pratiche divinatorie, lavacri di purificazione, falò rituali, raccolta notturna di rugiada e di erbe benefiche, cerimonie in cui si allacciano quelle nozze simboliche che sono i legami tra compari: sono questi i rituali che caratterizzano questa antica festa ancora molto sentita in Sardegna così come in tutta Europa.
Icona Bizantina di San Giovanni Battista
Tantissime sono le tradizioni legate alla magica notte, soprattutto nel Sud Italia dove, come ricordava il grande antropologo Ernesto De Martino, magia, fede e superstizione ancora si intrecciano e si fondano, dando vita ad una vasta ed affascinante cultura popolare ricca di riti e credenze che attingono ad un vasto patrimonio culturale multietnico ancora influenzato da credenze arcaiche mescolate e stratificate nell’alveo della religione cattolica. Nel folklore popolare questa ricorrenza gode di un particolarissimo alone di mistero oltre che di una straordinaria valenza simbolica. Si narra infatti, che proprio in questa particolare notte, streghe si riunissero intorno al famoso “Noce di Benevento” per la cerimonia considerata tra le più antiche nel mondo dell’occulto: “il Sabba”. Secondo varie credenze diffuse in Europa nei secoli scorsi, il sabba (o akelarre in basco) sarebbe stato un convegno di streghe durante il quale venivano compiute pratiche magiche. Attualmente, le moderne religioni della neostregoneria e del neopaganesimo indicano con "sabba" un giorno nel quale i loro credenti si riuniscono per celebrare i riti tradizionali in onore delle antiche divinità.
Il noce di Benevento.
Il nome è un'alterazione del termine ebraico Shabbat e denota i pregiudizi antisemiti diffusi in Europa fin dall'Alto Medioevo nei confronti della religione di Mosè, la quale veniva sovente accusata di consumare riti occulti e violenti. Il sabba era chiamato anche "sinagoga" e "vauderie". Il termine "sabba" compare, forse per la prima volta, nelle carte di un processo svoltosi in Francia nel 1446.
Rappresentazione pittorica di Sabba intorno al noce di Benevento.
Anche per produrre il nocino, o “nocillo” che dir si voglia, liquore ricavato dall’infusione delle noci fresche in alcool, dal potere energizzante ed in alcuni casi curativo, deve proprio aspettare questa notte per raccogliere le noci con il mallo ancora morbido e verde ed iniziare l’infusione. Il noce è associato San Giovanni: secondo la tradizione è legato alle potenze del male, a Lucifero, alle streghe, che praticavano i loro Sabba attorno all’albero del noce, come è noto a Benevento nella provincia campana.
In epoca romana, invece il noce era l’incarnazione del bene, considerato un albero magico e fatato. In Grecia è invece un mito a parlarci del noce: quello della ninfa Caria amata dal Dio Dionisio e trasformata in albero di noce dal Dio a seguito della sua morte prematura. Secondo il mito, il suo legno fu consacrato ad Artemide, impiegato per scolpire le bellissime statue del Partenone, chiamate Cariatidi. Non è casuale il nome greco dell’albero di noce «Karidos» e «Karidia» che sta ad indicare il frutto, la noce. Con l’avvento del Cristianesimo, il noce ha subito varie interpretazione sulla sua valenza malefica o benefica ma sappiamo che è un frutto altamente nutritivo con tante proprietà antiossidanti.
Albero del noce con i frutti
Ma torniamo alla notte di San Giovanni, alla notte più corta e il giorno più lungo, in cui il sole dà l’impressione di fermarsi. Qui si collega il mito astrologico delle due Porte del Cielo; la «Porta degli Uomini» affidata al segno zodiacale del Cancro e la «Porta degli Dei» affidata al segno opposto del Capricorno, per accedere alla Caverna Cosmica, un luogo di iniziazione e elevazione dell’uomo (arricchimento spirituale). Fino a metà degli anni ’60, persisteva la convinzione che questa notte speciale fosse dotata anche di potere divinatorio. Allo scoccare della mezzanotte ogni essere umano poteva spalancare la porta sull’occulto con riti di chiaroveggenza in grado di svelare particolari futuri legati all’amore, alla fortuna o alla salute. Le ragazze in cerca di marito si affidano alla lettura delle forme del piombo, il mestiere del futuro sposo.
Il rito è detto di “molibdomanzia”, ovvero l’arte divinatoria di interpretare le figure formatesi dall’unione di questi elementi: il Piombo (metallo alchemico associato a Saturno) fuso con lo Stagno (metallo associato alla Luna) e riversato in Acqua (la preziosa rugiada raccolta di notte).
Il rituale alchemico originario è andato smarrito e trasformato nel corso dei secoli; ciò che resta oggi non è altro che un gioco popolare. Le giovani erano solite versare del piombo fuso in un recipiente pieno acqua. Tutto ciò che occorre è una certa quantità di pezzetti di piombo, un cucchiaio, una candela, un contenitore con acqua. Attenzione: il cucchiaio non deve essere d’argento, altrimenti impedirà la fusione del piombo. Per predire con la fusione del piombo è necessario innanzitutto prepararsi mentalmente e spiritualmente. Dopo aver liberato la testa dei pensieri si può procedere alla divinazione. E’ necessario accendere una candela. Quindi si metteranno dei pezzetti di piombo nel cucchiaio che a sua volta verrà posizionato sulla fiamma della candela. Con il calore il piombo si scioglierà e sarà versato nel recipiente pieno d’acqua.
Il metallo a contatto con l’acqua, assume forme più inusuali che non potevano essere in alcun modo guidate. Si credeva che il solidificarsi della sostanza non avvenisse a caso, ma secondo leggi occulte e misteriose che avrebbero fatto assumere al metallo una forma che avesse una relazione con il mestiere svolto dal futuro marito: una scarpa per un calzolaio, un paio di forbici per un sarto, un martello per un fabbro e via dicendo.
Piombo solidificato
Mia mamma mi racconta che in questa notte del 1961, dopo aver recitato 3 preghiere - Padre Nostro, Ave Maria e Gloria - rivolgendosi alla Trinità, ha sciolto una piccola quantità di piombo in un cucchiaio e lo ha versato in una coppa piena d’acqua. Al contatto con l’acqua il chiummo si è solidificato creando forme che lei ha poi interpretato. Sul fondo della ciotola trovò un grumo di piombo composta da una base con due forme molto lunghe e sottili collegate tra di loro da fili, dove lei ci ha visto dei tralicci elettrici, un anello con una decorazione e alcuni chiodi. Il 5 dicembre successivo ha incontrato mio padre, che lavorava come manutentore presso la SGPE - società del gruppo Enel, e il suo lavoro era riparare le linee elettriche, l’11 dicembre papà ha chiesto la sua mano alla famiglia. A marzo ha ricevuto dalla suocera l’anello di fidanzamento che aveva le stesse forme viste nel piombo e il 20 ottobre del 1962 si sono sposati. Avrà funzionato l’incanto del rito?
Cornucopia simbolo di ricchezza e abbondanza.
Non solo riti propiziatori per celebrare questo periodo dell’anno, ma anche monumenti sono stati edificati molto tempo fa. Tra quelli che più mi hanno impressionato voglio ricordare Newgrange, una tomba a corridoio di 5.200 anni situata nella Boyne Valley in Irlanda, il che lo rende un edificio più antico di Stonehenge e delle Grandi Piramidi di Giza.
Tumulo di Newgrange, Irlanda.
Fu costruita da una comunità agricola che prosperò nelle ricche terre della Boyne Valley, contadini dell'età della pietra, che edificarono un tumulo con un diametro di 85 m (279 piedi) e un'altezza di 13 m (43 piedi), un'area di circa 1 acro. Un passaggio di 19 m (62 piedi) conduce in una camera con 3 nicchie. Il passaggio e la camera sono allineati con il sorgere del sole nelle mattine intorno ai solstizi. Questo Tempio è un luogo di importanza astrologica, spirituale, religiosa e cerimoniale, così come le attuali cattedrali sono luoghi di prestigio e culto dove i dignitari possono essere sepolti. Ha forma di rene e copre un'area di oltre un acro, trattenuto alla base da 97 cordoli, alcuni dei quali sono riccamente decorati con arte megalitica. Il passaggio interno lungo 19 m conduce ad una camera cruciforme con tetto a mensole. La quantità di tempo e lavoro investiti nella costruzione di Newgrange suggerisce una società ben organizzata con gruppi specializzati responsabili di diversi aspetti della costruzione.
Ingresso di Newgrange con la finestra, e le decorazioni spiraliforme
Newgrange fa parte di un complesso di monumenti costruiti lungo un'ansa del fiume Boyne noti collettivamente come Brú na Bóinne, in tutta l'area ci sono ben 35 tumuli più piccoli. L'intento dei contadini dell'età della pietra che costruirono Newgrange era senza dubbio quello di segnare l'inizio del nuovo anno. Inoltre, potrebbe essere servito come potente simbolo della vittoria della vita sulla morte. Sopra l'ingresso alla tomba c'è una piccola finestra. Il suo scopo è quello di consentire alla luce solare di penetrare sino al pavimento della camera sepolcrale per circa 17 minuti. L'accuratezza di Newgrange come dispositivo per la lettura del tempo è notevole se si considera che fu costruita 500 anni prima delle Grandi Piramidi e più di 1000 anni prima di Stonehenge.
Stonehenge - Regno Unito
Giochi astrologici e architettonici che già erano conosciuti alle civiltà preistoriche e trovano il loro apice di riscontro in un luogo molto conosciuto, avvolto ancora nel mistero: Stonehenge. Sito principe per l’osservazione e lo studio astronomico, sin dalla preistoria, ne sono esempio i singolari avvenimenti che si ripetono ogni anno in questo luogo durante i solstizi. In queste particolari occasioni questo sito, grazie alla particolare disposizione a circolo delle sue maestose pietre, rappresenta un luogo speciale dove poter apprezzare le illusioni ottiche create dal sole, nell’arco del suo moto apparente lungo l’eclittica.
Bari ospita un tempio che ogni anno celebra lo stesso rito che rende magica la cattedrale di Bari. Ogni anno il 21 giugno alle ore 17:10 la calda luce del sole attraversa il Rosone di facciata della Cattedrale di San Sabino a Bari proiettandosi sul mosaico in marmo posto ai piedi dell’Altare maggiore. La scoperta del “miracolo della luce” in Cattedrale è piuttosto recente, il Miracolo, è comparso dopo i lavori di restauro che hanno interessato la Cattedrale per tre anni dal 2002 al 2005. L’arcivescovo di Bari-Bitonto Mons. Francesco Cacucci, decise di cambiare la disposizione dei banchi del tempio, proprio per rendere visibile quel bellissimo mosaico musivo del XIII secolo, celato da tempo e collocato proprio ai piedi dell’Altare. Così facendo permise l’incedibile riscoperta del “miracolo della luce”. Da sempre, questo giorno, considerato di passaggio, è caratterizzato da riti propiziatori ed esorcizzanti che si sono in parte metamorfizzati nel passaggio dal Paganesimo al Cristianesimo. Così facendo permise l’incedibile riscoperta del “miracolo della luce”.
Cattedrale di San Sabino - Bari
Da sempre, questo giorno, considerato di passaggio, è caratterizzato da riti propiziatori ed esorcizzanti che si sono in parte metamorfizzati nel passaggio dal Paganesimo al Cristianesimo.
Il sole, nel suo moto apparente lungo l’orbita della Terra, ha raggiunto il punto di declinazione massima. Non diamo più peso agli eventi astronomici, eppure gli equinozi e i solstizi erano degli appuntamenti molto importanti per le civiltà del passato che plasmarono i loro movimenti per meglio osservare gli eventi della volta celeste. Il sole era al centro e andava celebrato in particolari giorni dell’anno. “Ogni nostra cognizione principia dai sentimenti”, diceva Leonardo Da Vinci, alludendo alla nostra capacità di fare esperienza del mondo attraverso i sensi.